Cosa vuol dire mobili cartongesso? Ecco la prima domanda che uno si pone. E poi di seguito : come si è passati dall’utilizzo del cartongesso per le controsoffitature, ai complementi architettonici di arredo per arrivare infine ai mobili cartongessoIntanto dobbiamo dire che ci sono voluti una decina di anni, sia nell’evoluzione del prodotto, che nella sperimentazione di utilizzo, se siamo arrivati a parlare di mobili cartongesso; Che altro non sono che strutture stabili costruite in modo più semplice e leggero come sostituzione di quelle costruite con mattone e intonaco o con pannelli prefabbricati.

Parliamo di soppalchi, piccoli e medi, di scaffalature sporgenti, di librerie o vani per armadi di pareti singole di delimitazione degli spazi o di intere pareti divisorie, con intercapedini coibentate, che ridefiniscono la struttura architettonica dell’ambiente. Si è passati dalla fabbricazione di pannelli da 10 mm di spessore, per i controsoffitti, ai pannelli di 10/14 mm, per pareti e soffitti con trattamento anti umidità, con proprietà termiche e insonorizzanti. Insomma la tecnologia si è impegnata, a loro volta gli installatori hanno contribuito con il loro consigli e la loro esperienza.

Vediamo alcuni casi di mobili cartongesso

Spesso si vuole utilizzare come soppalco la parte più alta di un disimpegno tra varie camere, rendendone agibile l’ingresso da più parti, per mezzo di aperture eseguite di solito sopra il vano porta dei singoli ambienti. Ovviamente è fondamentale l’uso che si intende fare di questo soppalco. Quasi sempre si tratta di deposito per valigie, piccoli elettrodomestici, oggetti vari. E’ chiaro che l’installatore deve verificare il peso che la struttura  dovrà sopportare.

Per l’utilizzo di tipo domestico, è sufficiente una buona struttura a sandwich, con più profili per cm lineare di distanza, l’ancoraggio dei perimetrali di appoggio ben eseguito ( controllare sempre che gli stop o le viti di ancoraggio non lavorino nel vuoto – in questo caso è necessario agire con iniezioni di resine bicomponenti).

Ma ciò che veramente ci fa pensare ai mobili cartongesso, è la possibilità di utilizzarne la maneggevolezza e la leggerezza per costruire degli spazi articolati. Una libreria per esempio, oppure una serie di riquadri che sporgono da una parete, illuminati per mezzo di faretti a incasso. La struttura a sandwich permette sia il passaggio dei cavi elettrici in sicurezza sia l’alloggiamento di faretti di varia foggia e dimensione.

Come costruire uno di questi mobili cartongesso?

Supponiamo una serie di riquadri cm 60 per 60 con profondità 40 cm, che ridefiniscono lo spazio architettonico di un’ ambiente, alloggiati su una parete di fondo,  affianco di una finestra, e che permettono l’alloggiamento di tutta una serie di oggetti e quant’altro, ricordi dei viaggi esotici del proprietario.

La prima operazione, è fare un disegno in scala di tutta la parete interessata con la definizione degli spazi occupati dalla struttura. In questo modo si può avere già una prima idea della correttezza delle proporzioni. Se la struttura deve arrivare al soffitto o fermarsi ai 2/3 dell’ h quanti riquadri eseguire- ecc.?

Una volta definito il progetto, si procede all’acquisto dei materiali; si fa una conta del numero dei profili necessari, verticali e orizzontali delle viti e dei tasselli, degli elementi di rinforzo, e della metratura quadrata della superficie, sia interna che esterna. La dimensione standard dei pannelli in cartongesso è di 2ml per 1,20  di larghezza oppure 3 ml per 1,20 di larghezza. Nel nostro caso è meglio utilizzare pannelli di 14 mm. e da 2 m di lunghezza. Sono più maneggevoli.

I profili si tagliano con cesoie da lattoniere e si fissano con viti e tasselli per mezzo di trapano generalmente a percussione. Le traverse si fissano ai montanti per mezzo di  rivetti. Poi si taglia il cartongesso a misura, semplicemente incindendo il cartone con un cutter e lo si fissa con viti di cartongesso con un avvitatore. Prima di passare lo stucco speciale, si ricoprono i giunti con un nastro anticrepe e gli spigoli frontali con un nastro rinforzato. Dopo almeno due passaggi di stuccatura una volta il tutto ben asciutto si scartavetra. Il mobile in cartongesso è pronto per essere dipinto ed entra così con tutto merito nell’arredamento della stanza.

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