Il primo criterio per eliminare l’umidità è il più evidente: quando l’appartamento è situato in una palazzina al piano attico,piano che rispetto agli altri inferiori ha una maggiore quantità di parti in c.a,che propendono verso l’esterno.Le parti di c.a. di un edificio sono delle autentiche lame di freddo che si incuneano nella struttura provocando delle grosse dispersioni termiche.
Eliminare l’umidità di condensa che si forma in questo caso non è possibile con il cappotto esterno,a meno che tutti gli altri condomini soffrano in ugual modo dello stesso problema. Inoltre i piano attico è quello solitamente più esposto al fenomeno dell’ umidità causata dalla pioggia a vento inclinata che ho tratto nel mio precedente articolo che potete consultare su www.vitorealizza.com/blog/”Umidità da pioggia a vento inclinata:ecco cosa fare”. fenomeno questo poco preso in considerazione nella valutazione dei fabbisogni termici. Alla domanda iniziale: ” Eliminare l’umidità:isolamento termico interno o esterno?”
La risposta in questo caso è :isolamento all’interno dell’abitazione.Fino a quando non è stata messa a punto una tecnologia e un sistema integrato che fornisse tutte le garanzie di completo isolamento termico ,con l’abbattimento di qualsiasi ponte termico come è riuscita fare la Sikkens con il suo sistema Renovatherm,invito pertanto che fosse indirizzato già verso questo tipo di scelta a consultare il sito www.sikkens.it/prodotti/sikkens-renovatherm, l’isolamento termico era quasi sempre effettuato all’interno delle abitazioni oppure tra le mura perimetrali. Eseguo ancora a richiesta questo tipo di interventi e per consultare i miei lavori e la mia attività professionale a riguardo invito a cliccare su www.vitorelizza.com.
La mia esperienza di quarant’anni di lavoro in tutte le branche del restauro edile,mi permette di rispondere con sicurezza alla domanda: Eliminare l’umidità:isolamento interno o esterno. Che cosa fare? Infatti utilizzare il sistema dei pannelli isolanti e quindi di un “cappotto interno”,richiede una perizia maggiore della messa in opera di un cappotto esterno,soprattutto per la valutazione corretta degli interventi da eseguire.Può essere necessario eseguire degli interventi murari più complessi che non il semplice incollaggio dei pannelli isolanti alle pareti.Infatti dall’interno delle abitazioni è molto più difficile abbattere i ponti termici presenti nella struttura che si vuole isolare.Molto si può ottenere e molto ho ottenuto in questi anni.
Per eseguire questo tipo di isolamento esistono in commercio ottimi pannelli dove a uno strato di cartongesso, si accoppia un pannello di polistirene da 3cm.Quando ci si trova con i cm.contati,allora si possono usare gli stessi pannelli ma senza il cartongesso accoppiato; vanno incollati e poi rasati con una rete di fibra di vetro affogata nella rasatura.Lavoro fondamentale per ottenere una superficie uniforme e che non presenterà in futuro fessurazioni o cavillature.Ottimi pannelli isolanti sono quelli della www.toutplaco.com.
“Eliminare l’umidità” :isolamento interno o esterno e l’ importanza dell’utilizzo di un ottima pittura termica nei luoghi interni attaccati dall’umidità e che non possono essere rivestiti con pannelli a causa della ristrettezza dello spazio,tipo piccoli bagni, ripostigli,sottoscale.
In alcuni piccoli ambienti per eliminare l’umidità spesso non si può coibentare con pannelli;troppo complicato risulta il lavoro,con poco spazio utile:L’esperienza maturata in tutti questi anni e di cui trovate cenni nel mio blog www.vitorealizza.com/blog/super report-umidità nei muri mi fa dire che spesso si possono ottenere dei buoni risultati anche prolungati nel tempo,tre anni almeno,per eliminare muffe e spore causate dall’umidità utilizzando un’ ottima pittura termica del tipo “CASA SANA” della Boero, da me sperimentata tantissime volte.Cosa sia una vernice termica e come funzioni,rimando sempre al mio Super Report -Umidità nei muri-versione Premium.
Eliminare l’umidità è fondamentale per la nostra salute e per il nostro confort abitativo. Anche controsoffittando e interponendo nella struttura portante dei materiali termoisolanti si ottengono dei buoni risultati nell’eliminare l’umidità con il sistema di coibentazione dall’interno.Il lavoro non è particolarmente lungo e costoso.Una volta posti in opera questi pannelli,di cui in commercio esistono numerosi tipi, è sufficiente rasare i giunti, interponendo un nastro speciale che impedisce la formazione di fessurazioni e nel contempo aiuta la tenuta termica della struttura.L’isolamento dall’ interno di una abitazione quando essa sia già stata costruita ed abitata, richiede maggiore perizia ed esperienza.I pannelli di cartongesso e polistirolo hanno bisogno di essere incollati al supporto e di essere fissati per mezzo di speciali stop.
Inoltre i pannelli vanno incollati per almeno il 40% della loro superficie.Soltanto l’esperienza di 40 anni d’attività che www.vitorealizza.com può mettere a vostra disposizione vi possono aiutare e eliminare l’umidità con l’isolamento termico interno.Soltanto tanta esperienza e competenza accumulata negli anni permettono di conoscere appieno tutti i problemi e le astuzie a volte necessarie per risolvere dei problemi che a prima vista appaiono insormontabile sia al giovane operaio che al giovane architetto.
Eliminare l’umidità col cappotto esterno, è la soluzione migliore se si tratta di un villino monofamiliare posto in una zona fredda.Se poi il villino possiede anche delle ampie pareti perimetrali senza eccessivi aggetti in c.a.,la soluzione sterna è da preferire.Il vantaggio più grande nell’eliminare l’umidità con l’isolamento esterno,o cappotto termico o ETICS, è quello di impedire la formazione di qualsiasi ponte termico e di annullare quelli presenti nella muratura. Inoltre la struttura viene protetta dagli stress termici (troppo caldo e troppo freddo), e dall’intemperie.Si risparmia molto sulla bolletta energetica e questo è un altro punto importante di cui tener conto.Gli accordi di Kioto e le delibere della comunità europea in materia di risparmio energetico e di minore emissione di co2 nell’atmosfera,ci impongono entro il 2020 di coibentare termicamente tutti gli edicìfici soggetti a restauro.
Quindi più l’abitazione è termicamente isolata,meno spendiamo per riscaldarla,meno inquiniamo. Se poi per isolarla usiamo materiali che necessitano di poca energia e quindi di bassa emissione di co2 per la loro produzione,il circolo virtuoso si chiude.